“Letargo” sereno in Famiglia: impariamo dai Porcospini!

Come i porcospini siamo tutti potenzialmente teneri e pungenti! 

In questi tempi invernali di “letargo”, in cui siamo più spesso riuniti nelle nostre tane, a volte anche forzatamente (!) è più facile ferirci uno con l’altro…

Noi adulti siamo sempre più stressati e possiamo facilmente diventare insofferenti, critici, acidi, talvolta anche velenosi, tra di noi e con i figli! 

I bambini di conseguenza sono più reattivi, capricciosi e non collaborativi. 

Come possiamo allora sentire il calore reciproco durante questo inverno senza ferirci?

Come racconta Schopenhauer nella sua favola, i porcospini in inverno, si rifugiano nella loro tana e si avvicinano bisognosi di calore, poi si allontanano perché si feriscono con i loro aculei, ma il bisogno li riavvicina, e il dolore li riallontana, fino a quando trovano la giusta distanza. 

Anche noi, nelle nostre tane possiamo cercare il nostro modo per raggiungere “la giusta distanza”.

Forse una delle chiavi è riuscire ad accettarci per quello che siamo, con i nostri limiti e le nostre risorse. Ognuno di noi adulti, è dove è, e come può essere. E i nostri bambini … sono bambini e più che mai hanno bisogno di sentirsi accettati per quello che sono, e degni del nostro amore. Questo non significa accettare i suoi comportamenti inadeguati, ma scindere sempre tra il bambino e il suo comportamento.

Come la vita più volte ci ha dimostrato infatti (ma siamo un po’ recidivi!), non riusciremo a cambiare gli altri “con la forza” perché corrispondano alle nostre aspettative. 

Se riuscissimo invece a cambiare noi stessi e ad accettare i nostri partner e i nostri figli per quello che sono, ad andare oltre le etichette che gli abbiamo appiccicato, oltre i “devi, deve, dovrebbe e si deve”, potremmo stupirci nel vedere il loro atteggiamento cambiare, senza un nostro diretto intervento. 

E se nonostante i nostri sforzi “super umani” di accettazione le cose non dovessero cambiare? Potremmo provare a spostarci quel tanto che basta a non permettere all’altro di ferirci con i suoi aghi involontariamente! 

Dal cuore vi auguro un inverno leggero, sereno e gioioso nelle vostre tane!

Ecco per chi non conosce la favola di Schopenhauer.

LA FAVOLA DEI PORCOSPINI DI SCHOPENHAUER
Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell’altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.
(A. Schopenhauer, Parerga e Paralipomena, II, 2, cap. 30, 396)

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