La legge della panna montata, della crisalide, del giardiniere, di Pigmalione, della diversità, della mascherina d’ossigeno, del con-tatto. No, non sono leggi come quelle di Mosè!
Sono semplici leggi di causa-effetto, che regolano universalmente la nostra relazione di genitori con i nostri figli. Sono verità che abbiamo sperimentato innanzitutto come figli: quando i nostri genitori non ne hanno tenuto conto (non ne erano a conoscenza), e ne abbiamo sofferto consciamente o inconsciamente.
E se c’è una cosa che noi genitori non vogliamo assolutamente, è che i nostri figli soffrano per causa nostra, non vogliamo essere di ostacolo al fiorire del loro potenziale più elevato, che è la più alta espressione di “successo” in termini umani.
I nostri genitori, con le migliori intenzioni, possono aver inciso in noi pensieri e convinzioni limitanti, con parole, sguardi, gesti, comportamenti. La cosa importante è che non perpetuiamo questi loro errori e prendiamo consapevolezza di noi stessi, che scegliamo che genitore vogliamo essere e non che figlio vogliamo avere.
Possiamo farlo!
Possiamo scegliere di impegnarci a liberarci da ciò che ci impedisce di diventare la miglior versione di noi stessi, come persone e come genitori. Ne vale la pena! Lo sto sperimentando in prima persona, perché ho scelto questo percorso e sono ancora in viaggio, ma senza dubbio ho potuto sperimentarne i benefici sui miei figli. Per questo ora desidero condividerlo con voi.
Prendere coscienza di queste “leggi”, linee guida nella relazione affettiva ed educativa con i nostri figli, può essere il primo passo verso questa direzione.
Noi possiamo rompere la catena e iniziare un nuovo ciclo, dare impulso ad un vortice positivo che, partendo da noi e dai nostri figli, creerà sempre più benessere di generazione in generazione.
Ecco perché “Genitori in Evoluzione”, perché impegnandoci in una r-evoluzione personale ed educativa possiamo contribuire all’evoluzione dell’umanità verso la felicità.
Buon lavoro cari genitori!